Sala di Cesare
Le imprese di Federico Gonzaga (il Monte Olimpo, il Ramarro, il Cupido fra un albero spoglio e uno virente -impresa inventata dall'umanista Paride Ceresara e relativa all'amore di Federico per la Boschetti-, il Sistema dei Pianeti), dispooste agli angoli della camera, stabiliscono un richiamo ideale fra il committente del palazzo e i sovrani antichi ritratti nella volta in ambito e positura guerreschi.
La scena principale, Cesare fa bruciare le lettere di Pompeo, propone un modello di magnanimitą al giovane Signore di Mantova. Nei tondi sono dipinte a tempera, la "Continenza di Scipione" e "Alessandro scopre i libri di Numa".
Il fregio con i giochi festanti dei putti, ridipinto da Felice Campi, risale alla fine del secolo decimosettimo.